La cultura del Qatar nella rosa del deserto

   Museo Nazionale del Qatar a Doha

visitato il 2 gennaio 2025.

Cortile interno del museo.

Come la rosa del deserto il museo nazionale del Qatar è il risultato di un aggregato di piani cristallini piatti che si fanno sempre più sottili verso l’estremità.

La rosa del deserto.

La planimetria dell’edificio si sviluppa secondo uno schema apparentemente irregolare che ha origine dal cortile centrale racchiuso dai padiglioni espositivi secondo la logica di un Caravanserraglio, una sorta di albergo in passato destinato alla sosta delle carovane che attraversavano il deserto.

Il legame simbolico tra passato e innovazione che l’architetto Jean Nouvel ha qui voluto creare è evidente, sia nella forma evocativa degli spazi che nel restauro realizzato per lo storico palazzo dello sceicco Abdullah Bin Jassim Al Thani, dove il volume dell’Inner Majlis, situato al centro del complesso, riflette il potere della famiglia.

Parte storica dell'edificio.

La composizione architettonica enfatizza inoltre il legame tra deserto e mare: la sabbia gessosa e l’acqua formano infatti i piani di concrezione cristallina della rosa del deserto.

L’architetto francese è qui riuscito a evocare perfettamente la forma del cristallo del deserto assemblando forme in acciaio e calcestruzzo armato mascherate da un armonioso rivestimento color sabbia. I dischi disomogenei che si intersecano non richiamano però solo la rosa del deserto ma testimoniano anche il rapporto tra passato-tradizione e innovazione tecnologica-modernità che costituisce il leitmotiv del Qatar, in un connubio simbolico e poetico.

Particolare dei dischi in acciaio.

L’interno svela la storia del Paese attraverso l’esposizione in chiave moderna e interattiva dell’origine del sito, della sua trasformazione da fondale marino ad area desertica che si affaccia sul golfo Persico. Le pareti interne sono trattate come superfici narranti in cui vengono proiettate immagini e filmati relative ai momenti salienti della storia locale, oppure si sviluppano come degli strati lapidei a piani sfalsati che richiamano l’atmosfera del paesaggio roccioso circostante caratterizzato da profonde pareti verticali modellate dall’acqua.

Interno del museo (prime sale)

L’interessante storia del Paese è illustrata con modelli in scala di riduzione, costumi, oggetti di uso quotidiano o di uso raffinato, fotografie, resoconti di viaggio, preziosi ed eleganti gioielli, animali, perle e imbarcazioni legate ai ricercatori di queste piccole ma pregiate sfere create dalle ostriche, per poi passare dalle tradizioni storiche alle moderne trivelle per l’estrazione del prezioso “oro nero”. 

Interno del museo (sala delle carovaniere)

Le sale che accolgono il visitatore sono spesso associate a suoni e profumi che mutano al cambiare del tema trattato e, oltre agli spazi della galleria, tutto il museo è circondato dalla quiete del parco caratterizzato da piante autoctone del Qatar, tra cui undici specie di palme da dattero, dove potete trovare diversi sentieri, aree picnic, una laguna ed un bar.

Un posto unico da non perdere, dove architettura e paesaggio creano un sodalizio perfetto.

Alessandro Cutelli

Arrivederci Doha!





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